Crosetto: "Per raggiungere gli obiettivi, il Parlamento lavori di più"
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Direttore: Alessandro Plateroti

Monito di Crosetto: “Per raggiungere gli obiettivi, il Parlamento lavori di più”

Guido Crosetto

Per Guido Crosetto aderire alla Via della Seta “fu un atto improvvisato e scellerato, fatto dal governo di Giuseppe Conte”.

Intervistato dal Corriere della Sera, il ministro della Difesa Guido Crosetto evidenzia il successo dell’ultima visita di Giorgia Meloni a Washington. Parlando sull’adesione alla Via della Seta poi, ha sottolineato l’importanza di uscirne “senza danneggiare i rapporti” con la Cina.

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Guido Crosetto
Guido Crosetto

Crosetto sul Pnrr: “Velocizzare i lavori”

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, si rivolge ai parlamentari italiani sostenendo che, per raggiungere gli obiettivi fissati dal Pnrr, è necessario velocizzare i lavori delle Camere e non lavorare solo dal martedì al giovedì.

Per quanto riguarda la riforma della giustizia, la riforma sanitaria e la riforma del fisco, “non credo ci sarebbero grandi problemi a raggiungere quei target, se le Camere si impegnassero con gli stessi ritmi del governo”.

“I lavori parlamentari hanno tempistiche antiquate, molto lente. Questa cattiva abitudine che il martedì si inizia a lavorare e il giovedì si finisce, la trovo irritante. Va aumentata la produttività. Lo dico con il rispetto verso i tanti parlamentari che lavorano e producono leggi. Ma il problema esiste”, aggiunge il ministro Crosetto.

Adesione alla Via della Seta: “Un atto improvvisato e scellerato”

Poi Crosetto ha evidenziato quanto sia necessario uscire dalla Via della Seta senza danneggiare i legami con la Cina. “La scelta di aderire alla Via della Seta fu un atto improvvisato e scellerato, fatto dal governo di Giuseppe Conte, che ha portato a un doppio risultato negativo”, sottolinea il ministro della Difesa nell’intervista al Corriere della Sera.

“Il tema oggi è: tornare sui nostri passi senza danneggiare i rapporti. Perché è vero che la Cina è un competitor ma è anche un partner”, afferma il ministro. Un tempo Pechino “si proponeva di diventare il maggior attore commerciale del mondo. Oggi annuncia che sarà il più grande attore militare del mondo”.

Il ministro conclude precisando: “Si stanno espandendo. In Africa hanno avviato un’espansione anche di tipo culturale: i fumetti descrivono i cinesi come liberatori e gli occidentali come sfruttatori da scacciare. Non nascondono i loro obiettivi, li esplicitano”. Per questo “dovremo venirne fuori senza produrre disastri”.

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ultimo aggiornamento: 30 Luglio 2023 12:04

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